Dall’Oratorio di San Rocco a Campiano e ritorno
Percorso | Oratorio di San Rocco > Campiano > Oratorio di San Rocco |
Lunghezza del percorso | km. 3,5 per il Giro completo / km. 2,27 per il Giro corto |
Dislivello massimo | mt.100 in salita / mt. 94 in discesa |
Difficoltà | sentiero escursionistico – classe EE (Trekking per Escursionisti Esperti-Giro completo) sentiero escursionistico – classe E (Trekking per Escursionisti-Giro corto) |
Tempo medio complessivo di percorrenza | 1 h. per il Giro completo – 0,35 h. per il Giro corto |
Abbigliamento | Usuale per le normali escursioni in montagna (scarponcini, maglione, giacca a vento, bastone/racchetta ecc.). |
Interesse naturalistico dell’escursione | Questo itinerario dà la possibilità di vedere molte tipologie di piante, erbe e fiori. |
Percorso effettuato il | Maggio 2016 |
N.B.: descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Vista quindi la natura mutevole della montagna e delle condizioni atmosferiche vi raccomandiamo di verificare preventivamente lo stato e la percorribilità degli itinerari. Non ci assumiamo nessuna responsabilità per eventuali incidenti avvenuti percorrendo un itinerario da noi proposto |
Dopo un centinaio di metri, si arriva in prossimità della piazzola ecologica comunale (foto 1 sotto) e si imbocca proprio il sentiero carrabile sotto alla stessa (foto 2). La vista si apre subito su un panorama fantastico (foto 3) e prosegue su di un buon fondo tra la vegetazione.
S’incontra un corso d’acqua (foto 1) che nel suo prosieguo forma il cosiddetto “Paradis di asan” proprio sotto di voi, mentre ci si può divertire (nel periodo giusto) a cogliere i fiori di sambuco per produrre il caratteristico Pan meino o “Panatell da Sambuch” in lingua locale, oppure il dissetante sciroppo. Si giunge infine ad un pianoro dove la natura ci delizia con la presenza di una lepre. Questo è Campiano.
Da questo pulpito naturale il panorama è incantevole sui dintorni del lago (foto 1) e sulla Punta Spartivento in particolare (foto 2). Per gli escursionisti occasionali o non esperti consigliamo la via del ritorno ripercorrendo in senso inverso quanto percorso fino a questo momento.
Nel prosieguo del giro, infatti, in particolare nei giorni seguenti a maltempo, vi sono alcuni tratti, stretti, scivolosi ed anche leggermente esposti.
Vi sono dei ripari che consigliano di non avvicinarsi troppo, in quanto siamo sopra ad una falesia a picco sul lago (Ramo di Lecco). Da questo punto il sentiero si perde e bisogna rintracciarlo costeggiando un casolare.
Seguitando a salire si giunge in località “Ceppo di Forca“, ma il nostro giro termina dopo poche centinaia di metri uscendo sulla strada asfaltata che avevamo lasciato all’inizio dell’itinerario , solo un poco più in quota.